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Clapping music

Clapping Music

Clapping music (1972) è una composizione di Steve Reich.

Si può definire brano minimalista poiché la sua struttura prevede l’inserimento progressivo di piccole variazioni che portano allo sviluppo della ricerca ritmica del compositore.
Il brano dovrà essere eseguito con il solo battito di mani, da almeno due esecutori o da due gruppi di esecutori.
Si basa su una semplice organizzazione di dodici impulsi, con alternanza di suoni e pause (qui raccolti all’interno di una misura). L’obiettivo di Steve Reich è di iniziare e terminare il brano con la sequenza dei ritmi eseguiti sincronicamente (come qui nelle prime tre misure, cioè la prima misura ripetuta tre volte), operando una minima variazione ritmica alla quarta ripetizione (e quindi anche alle misure 8, 12, 16 etc.) in modo tale che i due gruppi si trovino nel tempo ad esplorare le numerosissime combinazioni ritmiche date dalla variazione continua dell’incontro dei due ritmi.

 

Utilizzando un altro linguaggio, potremmo dire che ogni quattro ripetizioni del modello il secondo gruppo di esecutori compie uno shift del pattern ritmico, anticipando di un impulso. Il modello ritmico però non cambia, e dopo questa lieve anticipazione torna ad essere se stesso, in dodici impulsi, fino alla quarta ripetizione.

Così come avviene nella pratica musicale di ritmi complessi, e come ci insegna la tradizione dei percussionisti africani, la soluzione didatticamente più efficace è di assegnare un testo alla situazione più complicata. Nel nostro caso, come si può osservare in partitura nella seconda linea, la soppressione dell’ultimo impulso comporta la presenta di cinque battiti consecutivi: la soluzione didattica può essere quella di assegnare a questa situazione ritmica un testo composto da cinque sillabe. Qui in partitura è stato indicato moltofacile, il gruppo da camera del PoliEtnico canta generalmente -appunto- polietnico.

Nell’apprendimento del brano sarà importante insistere fin dall’inizio nella rigorosità ritmica e nell’intesa tra i gruppi: una respirazione e piccoli gesti al termine di ciascun pattern, sguardi e ascolto.

 

 

Nel contesto del seminario Musica e/è scienza non ci si è però limitati alla pur interessante analisi del brano nei suoi aspetti di incontro di ritmi. La bella analisi di Nicola Linty, disponibile qui, esplora gli aspetti di auto-correlazione, di lunghezza massima di una sequenza identica e di numero di pause coincidenti, esprimendo questi valori tramite grafici ed evidenziando gli aspetti di regolarità della forma, equilibrio e ricorsività che emergono dal brano musicale.

 

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